Nel mondo degli affari può accadere di tutto, anche ciò che è impensabile e in men che non si dica un corto circuito, un allagamento, un incendio, un terremoto ed ecco che il nostro Sistema IT non funziona più e la nostra attività miseramente si ferma perché oggi ormai senza l'informatica non si fa nulla.
Come rimediare? Semplice, con le tecniche di Business Continuity.
Il problema della Business Continuity (BC) esiste da sempre, e non soltanto per i sistemi di elaborazione dei dati, ma anche per la semplice automobile di un rappresentante che se la deve fare riparare e il fermo macchina è di una settimana, il rappresentante perderà una settimana di lavoro.
La BC è il sistema di sicurezza che permette di poter continuare la propria attività; per il rappresentante sarà una automobile sostitutiva e per un sistema di elaborazione dati sarà una Sistema Elaborativo Sostitutivo o Secondario (SES) oppure ripiegare su di un processo manuale che però richiede una quantità di personale maggiore perché i sistemi IT hanno eliminato molte posizioni di lavoro e aggiungere personale significa aumentare notevolmente i costi di gestione e non avere comunque la stessa rapidità e precisione di servizio.
Ogni azienda ama avere all'interno della propria struttura il proprio Sistema di Elaborazione Dati Principale o Primario (SEP), per poter attuare la BC, l'azienda deve identificare un SES simile al proprio al di fuori della propria struttura, oppure anche nella propria struttura, ma in una sede differente da quella dove alloggia il SEP.
Nel passato vi erano i grandi main frames (elaboratori), con grandi batterie di dischi e di nastri e tutte le elaborazioni avvenivano su quell'unico elaboratore, occupavano grandi spazi e assorbivano quantità enormi di energia, in quel caso, la BC si sviluppava con un main frame analogo presso il fornitore o presso un'altra azienda del gruppo o presso una azienda amica, dove all'occorrenza, poter continuare l'elaborazione dei propri dati.
La difficoltà nel passato era quella di trasferire i dati da un elaboratore all'altro, si dovevano spostare fisicamente i supporti magnetici dischi e/o nastri che erano piuttosto voluminosi, magari a decine di chilometri di distanza, con problemi di sicurezza dei dati molto importanti, perché potevano andare perduti o rovinati durante il trasporto fino all'elaboratore sostitutivo e poi durante il ritorno a casa dopo aver riparato e rimesso in funzione il proprio l'elaboratore.
I grandi elaboratori del passato accentravano su loro stessi tutte le elaborazioni, i sistemi elaborativi di oggi invece hanno cambiato il sistema accentrato in un sistema distribuito, infatti sono composti da diversi elementi che collaborano tra loro, condividendo le elaborazioni e le risorse elaborative, comprese quelle degli utenti, tramite una efficiente, affidabile e veloce rete di collegamenti, i componenti di questi sistemi elaborativi sono:
I Servers (computers potenti che servono i computers degli Utenti cioè i Clients).
I Clients che spesso elaborano parte dei dati che ricevono (computers o tablets o smart phones degli utenti che completano e/o utilizzano e/o espongono le elaborazioni dei Servers).
Gli Storages che memorizzano i dati su dischi magnetici ad alta capacità (HDD) o su dischi a stato solido ad alta velocità di risposta (SSD) o su dischi ibridi che rispondono velocemente e memorizzano nel contempo grandi quantità di dati (SSHD o H-HDD).
Gli Switch e i Routers che connettono e gestiscono lo scambio dei dati tra tutti i componenti del sistema elaborativo.
Per realizzare un sistema elaborativo attuale non è molto importante la velocità di elaborazione del singolo componente server o client o storage che sia, quanto la velocità di trasferimento dei dati da un elaboratore all'altro che essendo molto più lenta dei processi elaborativi e di calcolo diventa il collo di bottiglia del SEP, per cui in questi ultimi anni si sono sviluppate moltissimo le tecnologie di trasmissione dati.
Al tempo dei grandi main frames (1980) su lunghe distanze non si superavano i 2'400 Baud di velocità di trasmissione nelle migliori condizioni, ma normalmente la velocità era di 1'200 Baud raramente su percorsi brevi si potevano utilizzare i 4'800 Baud, 7'200 Baud e i 9'600 Baud, il Baud corrisponde a 1 bit al secondo (b/s), 8 bits formano 1 Byte o Carattere a cui bisogna aggiungere un paio di bit per il controllo di parità e il controllo dell'esattezza della trasmissione e/o della scrittura, per cui 1'200 Baud corrispondono a circa 120 Caratteri al secondo (C/s) o Byte al secondo (B/s), nella migliore delle ipotesi si potevano trasferire 960 B/s o C/s.
All'inizio degli anni 2'000 si erano raggiunti i 56'000 Baud di velocità di trasmissione sulle linee telefoniche, corrispondenti a 5'600 B/s o C/s e 100 Megabit al secondo (Mb/s) nelle reti locali corrispondenti a 10 MB/s o MC/s, oggi le linee telefoniche si sono trasferite su internet dove i dati viaggiano alla velocità di diversi Gigabits al secondo (Gb/s), cioè diverse decine di migliaia di volte più velocemente rispetto a 20 anni fa.
Ma non è finita qui perché a supporto della velocità di trasmissione dei dati, sono stati sviluppati efficientissimi algoritmi di compressione dati che ne riducono il volume fino al 50% e a volte oltre e con questo rateo di compressione è come se la velocità di trasmissione raddoppiasse dato che nella stessa quantità di tempo posso inviare una doppia quantità di dati, inutile sottolineare che il costo in termini di tempo della compressione e la decompressione dei dati, nell'insieme dell'architettura del Sistema Elaborativo, diventa irrilevante, essendo eseguita dai processori che sono milioni di volte più veloci di qualsiasi protocollo di trasmissione esistente al momento.
Questo sistema di distribuzione dei compiti, con le linee ad alta velocità e la compressione dei dati, permette di attuare in modo più agevole una procedura di sicurezza di BC, infatti i due Sistemi Elaborativi il SEP e il SES, possono sincronizzare i dati in continuazione o ad orari prestabiliti e in caso di fermo del SEP, a causa di un incendio o di un allagamento o dell'attacco di un criptovirus, in pochi minuti si può deviare il traffico degli utenti sul SES e si continuano le proprie attività con una minima perdita di efficienza produttiva e soprattutto senza rischi per i dati.
Di solito i SEP sono molto più potenti del necessario per poter ospitare lo sviluppo e il test di nuove applicazioni e eventuali picchi di lavoro, il SES è un sistema di emergenza e può essere meno prestante di quello effettivo, dato che l'importante è far proseguire al più presto le attività redditizie dell'azienda e poi eventualmente nel prosieguo tutto il resto, fino al ripristino del SEP.
Il nostro Data Center può ovviamente fornire tutti i vari componenti di un SES, in modo da comporre qualsiasi tipo di configurazione, il tutto a costi abbastanza accessibili, che devono essere determinati e dimensionati in funzione delle esigenze del cliente.